Obiettivi ed utilizzi del modello informativo

Obiettivi ed utilizzi del modello informativo

Perché e cosa aspettarsi dai modelli informativi

Marco Picinelli, BIM Consultant | BIM coordinator

L’inizio di una commessa BIM è segnata da alcune domande che occorre porsi prima di partire. La prima vera domanda è quella che il Cliente presenta attraverso il Capitolato Informativo (CI). All’interno di questo documento dovrebbe essere inoltre presente la risposta alla domanda: “Perché produco dei modelli informativi e quali usi del modelli voglio perseguire?” ovvero operativamente quali informazioni e dati voglio estrarre dai contenitori informativi e attraverso quali processi posso fare ciò.

La gerarchia tra Obiettivi (o meglio detti Model Purposes nella normativa ISO 19650-1) e utilizzi dei modelli (Model Uses) è di tipo verticale: una volta stabiliti gli Obiettivi di modelli a cascata saranno definiti gli usi di questi, come indicato semplicisticamente nel grafico seguente:

Figura 1 – Dagli Obiettivi agli Usi dei modelli informativi

Ma quindi cosa sono gli obiettivi e cosa sono gli usi informativi? Vediamolo insieme.

Model Purposes: gli Obiettivi (informativi) di modello

E’ la normativa ISO 19650-1 a definire una lista di 4 possibili obiettivi di modello, riportati anche nella figura seguente, ossia:

  • Registro Immobiliare (Asset Register): questo obiettivo prevedere una attenzione verso il bene immobile, composto da spazi ed elementi. La generazione di un registro è in funzione e dipende da ciò che viene richiesto dall’Istituto per cui questo è realizzato; si pensi ad esempio al fascicolo del fabbricato per l’analisi storica dello stesso, riportando dati anagrafici e informazioni tecniche e tipologiche, nonché ad esempio certificazioni LEED dell’edificio o schede tecniche dei materiali che lo compongono.
  •  Conformità Normativa: l’obiettivo strizza l’occhio a più fasi di progetto; sia quella di gestione del bene (operation & maintenance) piuttosto che alla fase di cantiere per la raccolta di POS e PSC ma anche alle fasi di progettazione vera propria per la verifica di dimensioni dei locali minime, per l’analisi di accessibilità (in relazione alle barriere architettoniche) o per verifiche termoigrometriche e rapporti RAI.
  • Supporto ad Analisi di Business: In questo periodo si parla molto della ristrutturazione di edifici (anche in relazione ai bonus fiscali presenti); questo è un esempio chiaro di come un modello possa supportare le analisi necessarie a queste azioni. Altro esempio è la modellazione informativa volta ad analisi di tipo energetico o di gestione del bene sotto il profilo della manutenzione e dismissione e, perché no, allo smontaggio di strutture temporanee.
  •  Gestione del Rischio: come sappiamo l’Italia è una nazione a forte rischio sismico e questo è un esempio lampante di come i modelli possano perseguire questo obbiettivo, ovvero gestire i rischi derivanti da fattori esterni o naturali. La previsione di azioni correttive è un obiettivo plausibile per i modelli (strategie di fuga in caso di incendio ad esempio).

Figura 2 – Obiettivi di modello; Fonte: ISO 19650-1

Model Uses: Gli usi del modello (in funzione degli obiettivi definiti)

Una volta definiti i Model Purposes occorre definire nello specifico gli usi che attraverso quei modelli si voglio perseguire.

Vi sono diversi documenti cui fare riferimento per la raccolta di questi Model Uses, tra cui:

  • 211 Model Uses Table di Bilal Succar (BIMe): questo riferimento è internazionalmente riconosciuto e individua una codificazione degli usi sulla base di 3 categorie, riportate anche in figura.

Figura 3 – Model Uses Table; Fonte: https://bimexcellence.org/wp-content/uploads/211in-Model-Uses-Table.pdf

  • General Model Uses : come dice il nome stesso sono quegli usi che si ritrovano spesso nella modellazione informativa, non strettamente correlati ad un settore industriale e non basati su scelte dell’utente, come ad esempio la modellazione strutturale o di sistemi infrastrutturali, piuttosto che la modellazione di sistemi di facciata o di sistemi idraulici o elettrici. Sono classificati con codici dal 1010 al 1520.
  • Domain Model Uses: in cui si individuano specifiche sottocategorizzazioni ossia  Capturing and Representing, Planning and Design, Simulating and Quantifying, Constructing and Fabricating, Operating and Maintaing, Monitoring and Controlling e Linking and Extending. Questi usi, come si vede, sono legati ed applicabili ad uno specifico settore dell’industria AEC. Sono classificati con codici progressivi dal 2010 al 8070.
  • Custom Model Uses : sono quelli definiti dall’utente e sono categorizzabili con i codici dal 9000 al 9990, come consigliato dall’autore.

La tabella degli usi è reperibile qui : https://bimexcellence.org/wp-content/uploads/211in-Model-Uses-Table.pdf

  • Book della Penn State University. Questo documento è alla base dello standard americano in tema di obiettivi ed usi dei modelli. Si struttura in primis definendo 5 categorie di model purposes e in seguito a questi dei BIM Use Objective, ossia:
    • Raccogliere (Gather) a cui corrispondono gli usi Capture, Quantify, Monitor e Qualify
    • Generare (Generate) a cui corrispondono gli usi Prescribe, Arrange e Size
    • Analizzare (Analyze) cui fanno riferimento gli usi Coordinate, Forecast e Validate
    • Comunicare (Communicate) in cui si trovano gli usi Visualize, Draw, Transform e Document
    • Realizzare (Realize) in cui ci sono Fabricate, Control, Assemble e Regulate

Nella figura successiva, estratta dal documento, si riportano graficamente Purposes ed Uses:

Figura 4 – BIM Use; Fonte: Penn State University- https://www.bim.psu.edu/bim_uses

Il paper è reperibile qui: https://www.bim.psu.edu/bim_uses/

Operativamente definire gli utilizzi del modello informativo significa rispondere alla domanda “Cosa devo fere con questo modello?”. Per avere una risposta riportiamo un esempio pratico nella Figura seguente, con alcuni Usi del Modello implementabili:

Figura 5 – Esempi di usi dei modelli

Risulta evidente come ad oggi nel settore AEC italiano il primo uso da prevedere sia l’estrazione di elaborati grafici e come da questo non si possa prescindere in quanto la rappresentazione e comunicazione del progetto sotto tutti i suoi aspetti passi ancora dalla produzione di output di questo tipo. Altro uso rilevante, di cui si ha riscontro tangibile ed immediato è l’individuazione delle interferenze (Clash Detection).

Analizzando invece la totalità del ciclo di un opera (dal concept alla sua manutenzione, gestione in uso e dismissione) usi che stanno diventando sempre più rilevanti sono la gestione ed il controllo dei tempi (4D) e dei costi (5D), con un’ottica alla fase di Operation&Maintenance e gestione del bene.

Model Uses e Model Purposes: e poi?

La scelta degli obiettivi e conseguenti utilizzi di modello ha ripercussioni poi su scelte di gestione della commessa e prima ancora sulla pianificazione della stessa.

Principalmente riguardo alla pianificazione della commessa vediamo insieme le principali ripercussioni che la definizione di questi ha:

  • Ricadute sul Team (Assessment delle competenze)

Definito un obbiettivo ed uno uso di modello occorre capire se all’interno del team abbiamo i professionisti che sono in grado di gestire ed implementare quell’utilizzo. Molto interessante l’Assessment delle competenze proposto da Bilal Succar che, attraverso una ruota degli usi del modello in relazione alle capacità necessarie, permette una mappatura del team, a garanzia del raggiungimento di quel dato uso.

Il concetto è esemplificato attraverso la successiva Figura, e serve per garantire a supporto del processo BIM la presenza di professionisti competenti, e quindi la qualità finale del prodotto (che nel nostro caso è il progetto).

 

Figura 6 – Assessment delle competenze in base agli usi

Se siete curiosi, potete leggere l’articolo di riferimento all’Assessment delle competenze qui: BIM ThinkSpace: Episode 24: Understanding Model Uses

  • Ricadute sui Processi

La definizione degli utilizzi genera a cascate la definizione di flussi di lavoro e processi necessari al fine di implementare quel dato uso. Si pensi ad esempio alle necessità di coordinamento di progetto ed all’analisi delle interferenze; in questo caso ogni elemento dovrà essere categorizzato attraverso un parametro, ad esempio, di classificazione (WBS, PBS, Omniclass ecc..) su cui si baserà l’analisi di clash detection. Questa necessità è figlia della scelta di utilizzare i modelli per coordinare la progettazione, e quindi di un utilizzo del modello informativo.

  • Ricadute sugli Strumenti

Uno specifico uso, ovviamente, può richiedere strumenti specifici. Pensiamo ad esempio alla necessità di gestione di tempi e costi per una fase di cantierizzazione; per raggiungere ed implementare questo utilizzo dovremo prevedere nei nostri flussi di lavoro dei tools che permettano l’analisi del 4D e del 5D.

A seguito di questa riflessione è evidente come la definizione di Model Purposes e Model Uses sia cruciale per la buona riuscita, organizzazione, pianificazione e gestione di un progetto realizzato secondo un flusso BIM. Di conseguenza è facile intuire come avere un modello che “fa tutto” e che permette di raggiungere Obiettivi differenti sia maggiormente complesso e richieda più professionisti, tempo di lavorazione e coordinamento e per questo è necessario individuare correttamente questi aspetti all’inizio del progetto, per tenere sempre la barra dritta.

Come per ogni altro processo l’avere chiaro l’obiettivo è uno degli aspetti chiave, così come quello di comunicare lo scopo a tutti i professionisti che saranno parte integrante del team, per avere un allineamento comune e facilitare la collaborazione per il raggiungimento dei goals.